Alimentazione e fertilità maschile: un binomio importante

Una ricerca (“Total motile sperm count trend over time across two continents: evaluation of semen analyses from 119,972 infertile men”) ha dimostrato che la percentuale di uomini con rischio di richiedere un trattamento di fertilità è aumentata molto negli ultimi anni (dal 12,4% nel 2004 al 21,3% nel 2017).
Di contro, la percentuale di uomini con TMSC normale è diminuita del 9% (dal 87,6% al 78,7%).

Sempre secondo questa ricerca, la causa principale dell’infertilità maschile risiede nello stress ossidativo.
Con un focus particolare alla situazione italiana, bisogna dire che qui 1 giovane su 3 è a rischio infertilità. A incidere su questa condizione ci sono vari elementi: vita sedentaria, inquinamento, abuso di alcol o addirittura di droghe. Un ruolo importante è attribuito a ciò che siamo abituati a mangiare, in quanto è sempre più evidente la correlazione tra alimentazione e fertilità maschile.

Alimentazione e fertilità maschile: gli effetti di una dieta non equilibrata

Mangiare bene può migliorare la fertilità maschile, perché una dieta equilibrata è indispensabile per il benessere dell’uomo in generale e della sua vita sessuale in particolare.
Infatti, assumere alimenti con proprietà antiossidanti contribuisce a migliorare l’equilibrio ossido-riduttivo; di contro, abusare di determinati cibi favorisce la produzione di radicali liberi in eccesso, la cui azione potrebbe non essere compensata dalle molecole antiossidanti presenti nell’organismo, andando così a generare uno stress ossidativo, responsabile principale dell’insorgere dell’infertilità.
Essendo l’equilibrio ossidativo una condicio sine qua non per il naturale concepimento, va da sé che alimentazione e fertilità maschile siano connessi molto più di quanto finora si potesse pensare.

Alimentazione e fertilità maschile: quali cibi evitare?

È il caso di dire che il benessere sessuale comincia a tavola. Infatti, determinate abitudini alimentari ostacolano la fertilità maschile.
In particolare, sono da evitare i formaggi ad alto contenuto di grassi e il latte non scremato. Per alcuni, addirittura tutti i prodotti lattiero-caseari sarebbero da abolire, in quanto pare che un’alta percentuale di latte che consumiamo provenga da mucche gravide e potrebbe contenere un alto livello di estrogeni naturali, che influenzerebbe la produzione di sperma.
Altri alimenti dannosi sono le carni conservate e lavorate, lo zucchero, l’alcol e i dolci.

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Alimentazione e fertilità maschile: i cibi da preferire

Alimenti particolarmente indicati per migliorare la fertilità maschile sono quelli ricchi di antiossidanti, che combattono i radicali liberi responsabili di danni agli spermatozoi.

In particolare, sono da preferire:

  • Pomodori – Contengono licopene, che migliora la motilità degli spermatozoi
  • Ortaggi a foglia verde – Contengono Vitamina C, Vitamina A e Acido Folico, importanti per la produzione di spermatozoi sani
  • Agrumi – Contengono Vitamina A, Vitamina C e Antiossidante, che migliorano la motilità degli spermatozoi
  • Carote – Contengono Beta-carotene che protegge lo sperma
  • Fagioli – Contengono Acido Folico e Zinco, che aiutano a produrre spermatozoi sani e a ridurne la tendenza all’agglutinazione
  • Pesce – Contiene Omega-3, che migliora la qualità del seme
  • Uova – Contengono Zinco che impedisce agli spermatozoi di agglutinarsi
  • Frutta secca – Contiene Zinco e Coenzima Q10, un antiossidante molto efficace
  • Olio extravergine d’oliva – Contiene antiossidanti che migliorano la qualità degli spermatozoi

In sintesi, risulta evidente come alimentazione e fertilità maschile siano strettamente connessi e come una Dieta Mediterranea equilibrata risponda in maniera ottimale alle esigenze di benessere dell’organismo maschile, anche dal punto di vista della propria vita sessuale.

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