Difficoltà ad avere figli: un allarme preoccupante
Nel corso del Congresso Nazionale di Ginecologia e Ostetricia tenutosi a Napoli dal 27 al 30 ottobre, i ginecologi italiani, oltre a dare importanti indicazioni in tema di ostetricia relativamente alle pratiche finora consuete dei parti cesarei, hanno lanciato un allarme preoccupante tanto per il presente quanto per i futuro: il 25% della popolazione italiana ha difficoltà ad avere figli per problemi di infertilità.
Del resto, i dati ISTAT sono molto chiari: nel 2018 si è registrato un ennesimo calo delle nascite (in media 1,32 figli per donna), dipeso in egual misura da problemi di fertilità maschile e femminile.
Questo dato cresce anche in considerazione del fatto che le coppie tendono sempre più a posticipare la decisione di avere figli, per una serie di concause che hanno le più disparate origini, per poi scoprire in età più avanzata, di non riuscire ad avere figli.
A chi rivolgersi se si hanno difficoltà ad avere figli?
Spesso capita che i diretti interessati non sappiano a chi rivolgersi appena comprendono le proprie difficoltà ad avere figli. Non a caso, uno dei temi del Congresso è stato la Medicina della Riproduzione, una materia nata oltre trenta anni fa per coloro che hanno riscontrato difficoltà di concepimento.
Per questo motivo, Giuseppe De Placido, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Università di Napoli “Federico II” – Centro di Sterilità, e co-presidente del Congresso, ha sentenziato che “Le donne over 35 dovrebbero rivolgersi al proprio ginecologo per sottoporsi a un PAP-TEST riproduttivo, un esame che rilascia una stima dell’età ovarica ossia del potenziale riproduttivo della donna”.
Lo stile di vita indice sulle difficoltà ad avere figli?
Tenere sotto controllo l’età ovarica non basta a scongiurare eventuali problemi di fertilità. A tal proposito, diventa sempre più importante condurre uno stile di vita corretto, per cercare di ridurre, per quanto possibile, le difficoltà ad avere figli:
- Malattie sessualmente trasmissibili – Pur parlando di patologie non gravi, anche queste a lungo andare potrebbero nuocere alla fertilità sia maschile sia femminile
- Fumo – E’ noto come i componenti tossici contenuti nel fumo di sigaretta determinino l’aumento dello stress ossidativo andando anche a danneggiare i tessuti dell’apparato riproduttivo
- Alcool – Se ingerito in quantità elevate, interferisce con il funzionamento delle ghiandole che regolano la produzione degli ormoni sessuali determinando una riduzione della fertilità sia maschile sia femminile
- Obesità – Negli uomini può accentuare i problemi di disfunzione erettile o ridurre il numero di spermatozoi; nella donna può generare una riduzione dell’ovulazione o lo sviluppo di sindrome da ovaio policistico
Difficoltà ad avere figli: come prevenire questo rischio?
A margine del Congresso Nazionale di Ginecologia e Ostetricia, Antonio Chiantera, Segretario nazionale AOGOI e co-presidente del Congresso, è intervenuto in merito alle difficoltà ad avere figli e a come prevenirle: “La prevenzione dei problemi di infertilità è diventata una tematica di estrema rilevanza sociale. Per questo motivo, la consulenza clinica da parte del ginecologo deve essere supportata dall’impegno delle Istituzioni, in primis della scuola, verso azioni concrete per promuovere una maggiore consapevolezza da parte dei giovani, fin dall’adolescenza, dell’impatto di scorretti stili di vita sulla salute riproduttiva”.
Dal punto di vista clinico, c’è da dire che l’87% dei ginecologi consiglia, laddove possibile, l’utilizzo di integratori alimentari per problemi di fertilità, in quanto li ritengono efficaci, ben tollerati e utili in caso per prevenire il rischio di non avere figli.
In particolare, i ginecologi consigliano quelli contenenti Vitamina B9, Acido Folico, Vitamina B e Vitamina D.
Infatti, sempre più specialisti ritengono che il ricorso ai prodotti nutraceutici costituisca una valida scelta per la gestione di numerosi aspetti, tra cui in particolare quelli relativi all’apparato uro-genitale alle problematiche femminili.