La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale.
È una di quelle patologie definite demielinizzanti, in quanto accade che la mielina, la quale avvolge e protegge le fibre nervose, viene attaccata dalle difese immunitarie, che la considerano un elemento esterno e quindi potenzialmente pericoloso per il corpo. A lungo la comunità scientifica ha discusso sul rapporto tra sclerosi multipla e gravidanza, arrivando a conclusioni positive per le donne affette da questa malattia e che non volevano rinunciare al desiderio di maternità.
Sclerosi multipla e gravidanza. Esiste una relazione?
Anni addietro molti ginecologi e neurologi erano convinti che esistesse una certa relazione tra sclerosi multipla e gravidanza.
Questo perché ritenevano che il non poter seguire la normale terapia durante la gestazione potesse generare recidive anche durante la fase di allattamento. A ciò si aggiungeva la paura infondata, da parte delle donne, di poter trasmettere la malattia al proprio figlio.
A tal proposito, la dottoressa Raffaella Clerici dell’Ospedale Valduce dichiara che l’approccio dei neurologi relativamente al rapporto tra sclerosi multipla e gravidanza è radicalmente cambiato, dal momento che è stato dimostrato che questa malattia:
• Non compromette la fertilità della donna e dell’uomo
• Non ha effetti negativi sulla gravidanza e sul feto
• Non è ereditaria e quindi non può essere trasmessa al bambino
In più, la gravidanza non influisce sul decorso della malattia, in quanto non causa un aumento della disabilità. Al contrario, soprattutto nel 2° e 3° trimestre, essa svolge un ruolo protettivo nei confronti del corpo, riducendo la possibilità che si verifichino recidive, fermo restando che nei primi 3 – 6 mesi dopo il parto esiste un reale rischio di riattivazione della malattia stessa.
La dottoressa Clerici continua affermando che è vero che non tutti i farmaci utilizzati per la sclerosi multipla sono innocui per il feto; anzi, per alcuni di essi è necessario sospenderne la somministrazione già nel momento in cui si progetta una gravidanza; per questo motivo è indispensabile che ci sia un rapporto di fiducia tra la donna, il proprio partner e il neurologo di riferimento.
Sclerosi multipla e gravidanza. Cosa dice la ricerca
Che tra sclerosi multipla e gravidanza non esistano relazioni “pericolose” è dimostrato da un recente studio presentato al congresso annuale American Academy of Neurology tenutosi a Philadelphia a maggio del 2019.
I ricercatori dell’Università della Southern California hanno osservato l’andamento di 475 gravidanze portate a termine tra il 2008 e il 2016 da donne affette da sclerosi multipla, con focus su trattamenti ricevuti, modalità di allattamento del neonato e eventuale ripresa della malattia.
Nella maggior parte dei casi la gravidanza ha rappresentato uno «scudo» contro le recidive, che invece sono aumentate dopo il parto, ma non in maniera maggiore rispetto alla frequenza che le stesse donne registravano prima della gravidanza.
Lo stesso studio ha confermato che l’allattamento al seno rappresenta un fattore protettivo, in quanto ha determinato un calo del 40% di rischio ricadute.
Insomma, come dicono i neurologi, la sclerosi multipla è una malattia con decorsi e comportamenti differenti da paziente a paziente; tuttavia, possiamo affermare con certezza che non esiste alcuna interferenza negativa tra sclerosi multipla e gravidanza.