La dieta da seguire per una mamma che allatta deve essere il più possibile equilibrata e completa. In questa particolare condizione fisiologica, infatti, il corpo della donna ha bisogno di circa 350 calorie in più ogni giorno, dal momento che la produzione di latte necessita di molte energie.

Quindi, cosa mangiare in allattamento? Di sicuro molta frutta, sia fresca sia secca, e poi ortaggi e verdure, possibilmente di stagione, sia crudi che cotti. I carboidrati sono indispensabili: via libera ai cereali, al pane, al riso e alla pasta, integrali o meno. Infine, non ci si può dimenticare delle proteine, sia vegetali sia animali, provenienti dai legumi, dai latticini, dalle uova, dal pesce e dalla carne.

Quali cibi evitare in allattamento

Dopo aver scoperto quali sono gli alimenti necessari per dare energia e nutrimento sia alla mamma sia al neonato, vale la pena segnalare anche cosa non si può mangiare in allattamento. Prima di tutto, va ricordato che le bevande alcoliche sono vietate: per un po’ di tempo è meglio dimenticarsi dei superalcolici, del vino e della birra. Il problema è che l’alcol raggiunge il latte materno: per questo il suo consumo è decisamente sconsigliato. Se proprio non si riesce a resistere alla tentazione di una bevuta in compagnia, è bene aspettare almeno un paio di ore prima di allattare il bambino.
Altri cibi da evitare o comunque da consumare con moderazione sono il tè, la cioccolata e il caffè. Sono tutti alimenti che, come noto, generano un effetto eccitante nei confronti del sistema nervoso e questo può avere ripercussioni anche sulla natura del sonno del neonato.

Affettati e insaccati: come comportarsi

Per quel che riguarda il consumo di affettati e insaccati, si tratta di cibi che non sono proibiti del tutto, ma che comunque dovrebbero essere assunti con attenzione e senza esagerare, dato che rappresentano una fonte di grassi saturi. Meglio non eccedere anche con le fritture, con le bevande zuccherine e con i dolci.

I consigli per una dieta ottimale

Abbiamo visto cosa mangiare in allattamento al seno, ma è importante scoprire anche se ci sono delle regole da seguire a proposito della frequenza con la quale consumare i pasti. In realtà, da questo punto di vista i consigli forniti dagli esperti sono validi per tutti, a prescindere dall’allattamento: occorre, pertanto, seguire uno schema nutrizionale il più possibile equilibrato, distinguendo cinque pasti nel corso della giornata. Oltre alla colazione, al pranzo e alla cena, ci si può concedere un paio di spuntini, fermo restando che non bisogna mai eccedere con le dosi.
Le regole da seguire sono le stesse già previste per la gravidanza: il pesce e la carne devono essere ben cotti e nel corso della giornata ci si deve idratare molto, non solo con l’acqua ma anche con il latte, con le tisane e con le spremute di frutta fresca.

Quali cibi fanno produrre più latte

A differenza di quel che molte persone sono solite pensare, non ci sono cibi che favoriscono una produzione più consistente di latte materno. Quest’ultimo, infatti, viene prodotto solo in funzione della stimolazione del seno. Se si ha intenzione di consumare le tisane galattogene che si trovano sul mercato, conviene sempre chiedere consiglio al pediatra o al proprio medico di base.

Il discorso cambia se si parla di integratori alimentari per le donne in gravidanza o in allattamento. In questo caso, una supplementazione con prodotti specifici, a supporto di una dieta equilibrata, è utile per rinforzare il sistema immunitario della donna, messo a dura prova in queste indimenticabili e allo stesso tempo delicate fasi della propria vita.

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