Fattori di rischio per la fertilità
In ambito medico e biologico, per fertilità si intende la capacità biofisiologica di riprodursi.
Negli ultimi anni stiamo assistendo all’incremento dei problemi di fertilità, che riguardano tanto gli uomini quanto le donne; questo trend è accelerato da alcune caratteristiche della vita moderna, che rappresentano veri e propri fattori di rischio per la fertilità: vita sedentaria, alimentazione non equilibrata e stili di vita in generale non sani.
Fattori di rischio per la fertilità: come agiscono sull’organismo
I fattori di rischio per la fertilità agiscono negativamente su un elemento importante ai fini del concepimento ossia l’equilibrio ossidativo, che rappresenta una condizione di armonia tra la produzione di elementi ossidanti e l’eliminazione degli stessi da parte di meccanismi antiossidanti.
I radicali liberi (ROS) sono i principali responsabili di questo squilibrio. In realtà, bisogna dire che essi di per sé non sono dannosi. Infatti, in condizioni normali proteggono l’organismo dai batteri; mentre quella parte di ROS che non interviene in questa azione viene neutralizzata da sostanze ad azione antiossidante prodotte dalla cellula stessa, in modo da mantenere l’equilibrio.
Stress ossidativo come fattore di rischio per la fertilità
Qualora l’azione dei radicali liberi (ROS) sia maggiore di quella delle sostanze antiossidanti, succede che tale equilibrio viene meno, generando uno stress ossidativo, pericolo numero uno di una normale fertilità.
Lo stress ossidativo, infatti, va a condizionare la qualità dei gameti e il modo in cui essi interagiscono. Questo squilibrio tra molecole pro-ossidanti e antiossidanti favorisce l’insorgere dell’infertilità sia maschile sia femminile.
Sembra chiaro che l’obiettivo sia non favorire la produzione di ROS in eccesso. Come? In maniera naturale, attraverso uno stile di vita sano ed equilibrato.
Fattori di rischio per la fertilità: il ruolo equilibrante del Glutatione
Il Glutatione gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrio ossido-riduttivo, grazie alla sua potente funzione antiossidante che va a compensare l’azione dei radicali liberi, andando in questo modo a ridurre i fattori di rischio per la fertilità.
Si tratta di una sostanza prodotta dall’organismo e non introducibile per vie esterne, un vero e proprio un disattivatore di natura endogena di radicali liberi con una spiccata azione anti-invecchiamento.
La carenza di Glutatione nell’uomo va a danneggiare gli spermatozoi, in termini di stabilità, motilità, fluidità e capacità di fertilizzare un ovocita. Nella donna può indurre una menopausa precoce, favorire una policistosi ovarica e lesioni endometriosiche, danneggiare l’embrione, impedendone l’attecchimento o alterandone lo sviluppo fino a determinare un aborto spontaneo.
Fattori di rischio per la fertilità: cosa dice la ricerca
Gli studi recenti sui fattori di rischio per la fertilità hanno confermato che nell’ambito della terapia antiossidante cellulare, la classica strategia con supplementazione di prodotti con elementi antiossidanti risulta poco efficiente in termini di ottimizzazione del sistema ossido-riduttivo.
Per tale motivo, si è fatto strada un altro tipo di trattamento che prevede l’introduzione di micronutrienti essenziali, che con la loro azione vanno a promuovere la naturale produzione di Glutatione, sostanza che – come abbiamo visto – va a bilanciare l’azione dei radicali liberi al fine di riportare l’equilibrio ossidativo.
Tali micronutrienti sono sostanze naturali, che dovrebbero essere già assunte normalmente attraverso una Dieta Mediterranea equilibrata.
Questa, in sintesi, è la strada battuta oggi dai più innovativi studi sui problemi di fertilità relativamente a gravidanze che tardano ad arrivare in mancanza di un chiaro quadro patologico e a quelle che, pur avendo avuto un approfondito studio clinico, rientrano nella casistica di “infertilità idiopatica”.